Di te posso fare a meno anche molto prima di cominciare

fine amore
Fare a meno di un amore

Di te posso fare a meno anche molto prima di cominciare.

Non perché tu sia “sostituibile” o per qualche isterica e becera ragione legata al romanticismo da quattro soldi della nostra epoca, no. La verità è un dato di fatto, un postulato che si colloca ben oltre le conquiste scientifiche. Ci si avvicina sempre di più, ma ogni nostro passo implica che la verità va sempre più lontana.

Eravamo felici quando ci bastava credere di essere al centro dell’universo, poi Galileo ha sparigliato le carte, ha dato il via all’espansione dei dubbi, ed eccoti qui adesso, molto più dubbiosa di ieri e molto più certa di domani, a dirmi che è meglio non andare avanti.

Ma avanti è una prospettiva evoluzionista, una visione neanche provata delle cose, un’ipotesi di direzione. Quando ero sulla mia piccola isola e parlavo con gli dei qui c’era una folla, un andirivieni di pazzi. Dalì raccoglieva conchiglie sulla spiaggia dei sogni e Pablo contava i versi che lo separavano dalla Bellezza. La solitudine di Adamo ha avuto inizio con Eva, e poi ci siamo inventati una legge di gravità per rimandare la folle idea di un volo.
Ma queste sono le parole di un esiliato dalla patria della felicità. Di una sola cosa sono certo. Quando sarò vecchio e noioso abbastanza da sopportare la mia immagine allo specchio e persino l’idea di una serenità, di un’acquiescente marea dei giorni uguali che si rifugiano nelle stupide piccole cose, ecco, quando sarò così, mi mancherà tutto questo.

Mi mancherà questa disperazione vera, di fuoco. Nonostante tutto, ora sono vivo.

Cardiopoetica