La parte più bella dell’amore? Innamorarsi.
Sentirsi adolescenti a cent’anni, riscoprire un cuore che batte più forte, una canzone addandonata.
La parte più bella dell’amore è, quando ancora non hai cominciato ad amare, quando un fogliettino scritto ti emoziona, quando ci crediamo e “l’amore” dentro non è scontato, quando la bugie trovano: “chiuso per innamoramento di un sogno”.
Poi arriva la seconda parte dell’amore, quella fatta di sospetti, di gelosie, quella che abbiamo concimato prima piena di fiori in realtà comincia a darti anche le spine, quella parte che cresce nonostante tutto, come le radici, il secondo tempo se fosse un film, il lato B degli album se fosse musica, la pagina cinquanta se fosse stato un libro.
La seconda parte dell’amore, dove la comprensione diventa rabbia, dove le parole uccidono e gli orgasmi ti fanno fare pace, la seconda parte, dove scopri l’orgoglio la forza la sofferenza, lati di un carattere che non sapevi esistessero dentro di te.
La seconda parte dell’amore, quella parte dai sentimenti anestetizzati, quella parte che ti fa sognare la terza che non esiste e ti fa desiderare la prima ormai lontana.
La seconda parte, dove l’amore vive con la bugia e muore con la verità.