E’ bastato uno sguardo

È bastato uno sguardo.

Non si vedevano da 20 anni, ma è bastato un semplice sguardo perché si riconoscessero. Uno sguardo perché Sara capisse che anche Peppe si ricordava di lei.

Sara non lo aveva mai dimenticato. Per anni non aveva più pensato a lui. Poi una notte lo aveva sognato. Un sogno semplice… niente di particolare… tanto che a ripensarci adesso nemmeno lo ricordava. Ricordava soltanto che la mattina si era svegliata pensando a lui e si era stupita tanto di questo pensiero.

Ma da quella notte aveva iniziato a pensare a lui. Era diventata un’ossessione.

Desiderava tanto poterlo rivedere. Poter fare una chiacchierata con lui. Scoprire che tipo di uomo era diventato. Lo conosceva bene da adolescente… poteva essere un ragazzo dolcissimo e gentile, ma anche un po’ stronzetto. Chissà che tipo di uomo era diventato adesso.

Avevano frequentato la stessa scuola per 3 anni. Finché Peppe non si era diplomato, due anni prima di Sara. Poi Sara lo aveva rivisto alcune volte. Spesso Peppe si presentava all’uscita di scuola a salutare i vecchi amici. Ma dopo la fine del Liceo lo aveva perso di vista.

Sapeva che Peppe si era iscritto a Psicologia, ma non lo aveva più incontrato. Pian piano aveva smesso di pensare a lui. Era stato il suo più grande amore platonico degli anni del Liceo, ma poi questa infatuazione le era passata, anche se non lo aveva mai dimenticato. E per tanti anni non aveva più pensato a lui… fino a quel sogno.

Chissà cosa ne avrebbe pensato Peppe da psicologo. Che significato aveva quel sogno? Perché dopo tanto tempo lui era tornato ad invadere i suoi pensieri?

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…